Il limite: significato

Per prima cosa guardiamo al significato etimologico del termine limite. Esso deriva da due differenti sostantivi latini, ossia limes, limitis e limen, liminis.
Il primo assume un’accezione negativa di confine, che costituisce per l’uomo una barriera invalicabile; al contrario, il secondo ha il valore di soglia, rappresentando per l’uomo passaggio, un’apertura verso nuovi orizzonti.

Partendo dall’etimologia possiamo vedere come nella cultura greca, al contrario della nostra, il limite aveva lo scopo di delineare il conosciuto dal non conosciuto e tale limite non andava valicato.

Vi ricordate Ulisse che venne punito per la sua intenzione di oltrepassare il confine del mondo conosciuto? Questo perché nel passato il limite provocava perlopiù paura.

E oggi? Oggi il limite ha assunto più la seconda accezione, quella di apertura; l’uomo è teso verso il superamento del limite e prova il desiderio di andare oltre. Questo si riflette anche nei contesti sportivi, dove spesso la tensione dell’atleta è al superamento del limite, proprio o altrui.

Cosa è un limite? E soprattutto come si supera?

I limiti possono essere relativi o assoluti.

Il limite relativo è quello che riguarda noi stessi e le nostre potenzialità, mentre il limite assoluto è dove l’uomo può arrivare. Quest’ultimo limite è molto difficile da individuare, tant’è che in campo sportivo ad esempio, oggi vengono raggiunti limiti fino a pochi anni fa impensabili!

Nel superamento di un limite i fattori psicologici giocano un ruolo chiave; se pensiamo al mondo sportivo spesso accade che un record non venga superato per decine di anni, poi viene superato ed ecco che subito dopo un altro atleta supera il nuovo limite. Come mai accade questo se l’asticella si è ulteriormente alzata? Appare chiaro che la mente gioca un ruolo chiave e che a volte pensare che una cosa sia possibile, la rende possibile!

Molto spesso i limiti sono nella nostra mente più che nel nostro fisico.

Vediamo allora quali sono alcuni dei punti chiave mentali che servono per provare a superare i propri limiti:

Pensiero Positivo

L’ho già anticipato, ma è bene ribadirlo. Credere di potercela fare è assolutamente fondamentale per farcela realmente! Pensare positivo non significa affatto non vedere gli ostacoli o sottostimarli, la positività sana, infatti, è quella che si base sul realismo; vedo l’ostacolo ma invece di pensare alla difficoltà la mia mente si proietta già verso la soluzione della stessa.

Consapevolezza

Supera i propri limiti chi è consapevole dei propri limiti.

L’inconsapevole, rischia di essere un incosciente e se ci proiettiamo in un contesto di sport estremi, quali l’alpinismo, capiamo bene che, in certe situazioni, essere consapevoli dei propri limiti ha a che fare con il non mettere a rischio la propria vita.

Leggendo il libro “Il cacciatore di 8000. La mia sfida alle montagne più alte del mondo” dell’alpinista Marco Confortola, questo concetto, con parole diverse, è presente in più passaggi, poiché non importa quanti anni ti sei preparato a quella spedizione, se il fattore di rischio diventa troppo elevato, anche a poche centinaia di metri dalla vetta, bisogna sapersi fermare. Per fare questa scelta, capite bene, come sia fondamentale essere estremamente consapevoli dei propri limiti!

E’ chiaro che in questo caso stiamo parlando di un contesto estremo dove in gioco c’è la vita stessa, ma per superare i propri limiti è sempre importante conoscerli, anche in situazioni dove il fattore rischio è decisamente più basso.

Creatività

Ricordate il problema dei 9 punti nel quale ci viene richiesto  di unire 9 punti con 4 linee senza staccare la penna dal foglio?

Ve lo ripropongo qui con la soluzione per mostravi come, per riuscire a risolvere tale gioco, sia necessario “uscire dagli schemi” imposti dalla nostra mente.

Vale lo stesso anche nel superamento del limite. Il pensiero laterale, termine coniato dallo psicologo maltese Edward De Bono, è una modalità di risoluzione di problemi logici che prevede l’osservazione del problema da diverse angolazioni ed è alla base della creatività. È ciò che ci serve sviluppare per imparare a vedere oltre, per riuscire a trovare le soluzioni anche quando queste non sono presenti negli schemi convenzionali e può essere allenato.

Superare la paura dell’errore

“Non importa quante volte ti sbagli o con quanta lentezza avanzi, continui ad essere di gran lunga più avanti di chi non ci prova.” – Anthony Robbins

Per chi desidera superare i propri limiti, errore non è fallimento, bensì parte di un inevitabile processo verso il successo. L’errore è fondamentale per capire come fare diversamente la volta successivo, l’errore è la base del miglioramento della nostra strategia. L’errore non è mai un fallimento, nemmeno quando ci impedisce di conquistare un 8.000 a poche centinaia di metri dalla vetta, nemmeno se questo comporta poterci riprovare dopo anni!

Il modo in cui vediamo e interpretiamo ciò che non va, fa realmente la differenza tra chi si arrende e chi non demorde. Ecco perché la resilienza è una delle caratteristiche chiave di coloro che superano i propri limiti relativi!

Motivazione

La motivazione è il motore, niente di tutto ciò che ci siamo detti sarebbe possibile senza motivazione! La motivazione è quella forza che risponde alla domanda “Perché lo fai?”. Ognuno ha la propria anche quando si affrontano sfide simili.

Essere realmente consapevoli della propria motivazione è fondamentale per ricordarla nei momenti di difficoltà e credetemi che, a volte, non è affatto scontata. Conoscerla è altresì importante per non rischiare di inseguire il limite all’infinito e per investire tutta la nostra energia in limiti che, una volta superati, ci possono far sentire realmente bene poiché rispondono ai nostri reali bisogni.

Ognuno di questi punti può essere allenato e potenziato attraverso un percorso di Mental Training, favorendo la riuscita del raggiungimento del proprio obiettivo di superamento del limite, qualunque esso sia!