All rights reserved @eli_confortola
Ciao Elisa,
ci racconti un po’ chi sei e quali sono i risultati che hai raggiunto nel tuo sport?
Sono Elisa Confortola, ho 17 anni e faccio short track.
Ho iniziato a pattinare fin da quando ero piccola, ma contemporaneamente praticavo anche altri sport come sci alpino, pallavolo e nuoto; solo all’età di 12 anni ho iniziato a dedicarmi completamente al pattinaggio.
Se devo nominare il miglior risultato eseguito nella mia breve carriera, sicuramente è la medaglia d’oro vinta nei 1500m a Sarajevo agli EYOF (European Youth Olympic Games – Giochi Olimpici Europei Giovanili).
Altri risultati importanti sono un argento negli Italiani di categoria, un bronzo agli Europei di categoria in Germania e un bronzo in staffetta ai Mondiali Junior in Canada.
Una ricercatrice americana, Angela Duckworth, attraverso anni di ricerche è arrivata alla conclusione che il successo in qualsiasi ambito della vita, anche quello sportivo, è dato da una componente che lei definisce grinta, ovvero sapere dove si vuole arrivare e non mollare. Si tratta quindi di una componente mentale.
La nostra chiacchierata di oggi ha l’obiettivo di entrare dentro alla mente di un campione per capire quali sono a tuo avviso i fattori che ne determinano il successo.
Iniziamo con qualche parola chiave interpretata da Elisa Confortola.
#TALENTO
Il talento è una cosa innata, un fattore che solo poche persone hanno.
Quella cosa che, a parità di forza, fa spiccare colui che lo possiede.
Il talento però va allenamento assiduamente, da solo non porta da nessuna parte.
Personalmente penso di avere dal talento nello sport che pratico, ma la costanza e la voglia di migliorarsi sono una parte fondamentale per lo sviluppo di questa forza innata.
#PASSIONE
La mia passione è iniziata da bambina, all’età di 6 anni.
All’inizio il pattinaggio per me era più come una sorta di gioco, un ritrovo con i miei amici e uno svago.
Andando avanti negli anni però è diventato sempre più una parte essenziale della mia routine e della mia vita in generale.
Per fortuna i miei compagni di squadra e amici hanno contribuito a fare diventare questa mia passione sempre più importante.
#SACRIFICIO
Per me il sacrificio è una componente essenziale nella vita di ogni giovane atleta.
Il sacrificio si può riconoscere in tante piccole azioni come il mangiare bene, la voglia di migliorarsi ecc.
Senza sacrificio non si può pretendere di arrivare in alto.
#FALLIMENTO
L’ostacolo più grande che ho affrontato nella mia carriera è stata l’assenza della testa, l’assenza dell’autostima giusta per credere in me stessa e nelle mie potenzialità.
Mi sono trovata a dover affrontare gare entrando in pista pensando già di non potercela fare.
#SUCCESSO
Per la maggior parte delle persone è sinonimo di vittoria ma non è sempre così.
Successo significa aver dato il meglio di se stessi, uscire dalla pista e poter dire: “Sono sfinita ma so di aver dato tutto quello che avevo, ma sono soddisfatta!”
Il successo può corrispondere allora alla vittoria ma prima di tutto è essere orgogliosi della propria prestazione.
In un range da 1 a 10 quanto conta la “testa” nel tuo sport?
Nel mio sport la testa è fondamentale e penso che su una scala da 1 a 10 conti 15!!
In uno sport ricco di variabili ed incertezze come lo short track essere lucidi, non farsi prendere dal panico e sapere sfruttare il momento giusto è il segreto della prestazione vincente.
Importanti sono anche i pensieri e gli atteggiamenti che si hanno durante tutta la gara, basta un pensiero negativo e la gara è finita. Andata.
È importante, quindi, avere accanto una persona che sappia insegnare e aiutare a gestire certi comportamenti e atteggiamenti sbagliati e negativi che peggiorano le performance.
Quali sono secondo te le tre caratteristiche mentali fondamentali per un atleta?
Secondo me le caratteristiche fondamentali per un atleta nel campo psicologico sono la concentrazione, la grinta e il non mollare mai.
Hai mai allenato la tua “testa” per ottenere un miglioramento della performance o superare momenti difficili?
Si ho allenato la testa per cercare di migliorare le mie prestazioni sportive, ma soprattutto per superare un momento di crisi. Il percorso che ho intrapreso è iniziato solo in un momento difficile a fine stagione ed è durato poco tempo.
Quali benefici hai ottenuto?
Per la sua breve durata però posso dire di aver appreso poche, ma utili tecniche per calmarmi e alcuni allenamenti per aumentare la concentrazione.
Questo percorso mi è stato utile per la vita di tutti i giorni e non sono per lo sport.
Quale messaggio vorresti dare ai giovani che si vogliono avvicinare al tuo sport o che già lo praticano e hanno il sogno di arrivare in alto?
Un consiglio che posso dare a tutti gli sportivi è: “Non mollate mai, davvero! Sarà difficile, sembrerà impossibile fa parte della nostra crescita fisica e psicologica”. Se ti piace praticare quello sport continua a farlo, non arrenderti. Pensa a tutti i momenti felice e ai tuoi risultati, focalizzati su quello e non mollare davanti a una difficoltà.
Intervista a cura della Dott.ssa Veronica Chantal Bertarini
Se anche tu come Elisa vuoi utilizzare la mente come acceleratore delle tue potenzialità e conoscere i benefici del mental coaching, contattami e sarò felice di fornirti tutte le informazioni sul ruolo di mental coach e sui percorsi di allenamento mentale.
Psicologa del Benessere e dello Sport, Counselor e Mental Coach
Collabora con www.psicosport.it – www.medinmove.it – www.multicarebormio.it