Quella che voglio condividere con voi è una semplice riflessione sulla ripartenza e sul nostro futuro prossimo, con l’assoluta certezza che questa situazione di emergenza possa realmente aumentare le nostre consapevolezze e guidarci nel cambiamento al fine di costruirci un futuro caratterizzato da un maggior benessere psico-fisico.

 

Inizia fase 2. Il lock down vissuto per due mesi è finito.

Vale lo stesso per le nostre paure e le nostre ansie? Il confronto con i pazienti in questi giorni mi dice di no, perché in fondo questa quarantena imposta, per certi versi, è diventata un’abitudine; le nostre routine sono cambiate e a questo cambiamento molti di noi si sono ormai adattati.

Ricominciare non significa ripartire da dove avevamo lasciato e questo vale per la maggior parte di noi; ricominciare significa trovare in poco tempo un’altra routine, mi riferisco ad esempio a tutte quelle mamme che torneranno al lavoro di prima, ma con i bimbi a casa da scuola e con l’indicazione che sia meglio non lasciarli ai nonni. Inutile dire che non sarà la stessa cosa che accadeva prima dell’emergenza sanitaria.

Questo ricominciare, in questo contesto, potrebbe essere maggiormente problematico e complesso soprattutto per noi donne che, nella società moderna, ci troviamo a ricoprire più ruoli; ruoli che siamo molto abili nell’incastrare ed organizzare, ma che in un mondo caratterizzato da incertezze faremo più fatica a giostrare.

L’incertezza, infatti, non è di aiuto e spesso è alla base della nostra sensazione d’ansia; proprio perché molto non è controllabile, tentare di controllare il futuro non è la scelta migliore per stare bene e questa esperienza Covid-19 dovrebbero avercelo insegnato.

Che cosa fare per ricominciare con il piede giusto?

“QUI ED ORA”: l’accettazione dell’incertezza

Innanzitutto è fondamentale imparare a stare nel “qui ed ora” del momento presente, pianificare, certo, ma con estrema flessibilità e soprattutto con una “testa” preparata ad accettare il cambiamento.

Non sappiamo cosa accadrà durante e soprattutto dopo la fase 2, non sappiamo quali restrizioni verranno prolungate, o al contrario, cosa verrà concesso; la navigazione è a vista ed è in questo limbo che dobbiamo riuscire a trovare il nostro equilibrio.

Come già suggerito in un articolo precedente, per gestire le nostre emozioni possiamo utilizzare le tecniche di rilassamento e meditazione, un grandissimo aiuto per imparare a stare nel momento presente e imparare ad accettare quello che c’è.

GRADUALITA’: un passo alla volta

Il lock down ci ha imposto un cambiamento repentino. Per molti di noi ha significato lasciare tutte le abitudini da un giorno con l’altro ed è stato difficile adattarsi. La riapertura ha invece la caratteristica intrinseca di essere graduale e questo potrebbe essere un vantaggio per il nostro adattamento.

Sfruttiamo questa gradualità per ripartire con calma, un passo alla volta.

 IL FUTURO: replica del passato o nuova opportunità?

Il futuro potrebbe in breve tempo tornare ad essere una replica del passato. Ritmi frenetici, organizzazione spietata, e tutti gli elementi della nostra vita perfettamente sotto al nostro controllo.

Questo significherebbe che non abbiamo imparato nulla.

Possiamo imparare qualcosa da questo Coronavirus e dalle conseguenze a cui ha portato?

La risposta è positiva, ma dobbiamo farlo con estrema consapevolezza e ponendoci obiettivi di cambiamento reali, altrimenti dopo poco tempo ci saremo scordati quest’esperienza e tutto sarà tornato allo status quo pre-pandemia.

Un consiglio che mi sento di darvi è quello di fare una semplice lista delle cose che vorreste mantenere anche quando la vita sarà tornata alla normalità e iniziare a pianificare quelle attività all’interno delle vostre future routine, questo potrebbe significare modificare alcune abitudini del passato o rinunciare ad altre ma ricordate ….

“Solo perché le cose sono sempre state fatte in un certo modo non significa che debbano continuare così”