In psicologia fisiologica il temine arousal indica l’ attivazione psicofisiologica di un organismo che avviene quando si è chiamati ad affrontare una performance sportiva.
Cosa accade prima di una prestazione sportiva al nostro organismo?
Innanzitutto avviene un aumento della vigilanza e dell’ attenzione grazie all’ attivazione del sistema nervoso centrale; i muscoli si preparano allo sforzo grazie all’ attivazione del sistema muscolo-scheletrico; grazie all’ attivazione del sistema vegetativo simpatico vi sarebbe un’ attivazione di cuore e polmoni al fine di sopportare lo sforzo.
Ecco quindi che, quella che comunemente chiamiamo ansia da prestazione, non sempre lo è! L’attivazione psicofisiologica è infatti fondamentale per mettere in atto una buona performance. Ma allora, dove sta io confine? Come riconoscere la giusta attivazione dalla troppa attivazione?
La teoria di Yerkes e Dodson: la prima a studiare la relazione tra attivazione psicofisiologica e prestazione sportiva.
Di questo abbiamo già parlato in un altro articolo, tuttavia vale la pena ricordare anche qui la teoria della U invertita sviluppata da R.M. Yerkes e J.D. Dodson, due psicologi di Harvard che per primi studiarono la relazione tra l’arousal e una specifica prestazione.
In questo modello concettuale viene ipotizzato che tale rapporto sia di tipo curvilineo e assuma appunto, la forma di una U capovolta. La legge postula che ad un aumento dell’ attivazione vi sarebbe anche un aumento della prestazione, ma solo fino ad un certo livello, superato il quale, la prestazione inizierebbe a diminuire.
Detto in altri termini quindi, la prestazione ottimale si otterebbe al raggiungimento di un livello intermedio di arousal.
Ad un livello di attivazione basso ( ipoattivazione) la prestazione corrispondente sarà a sua volta bassa e l’ individuo si trova in una situazione di distress. In tale condizione l’ atleta è “scarico”,viene a mancare la motivazione, oppure è possibile che si senta distaccato, fa fatica a concentrarsi e ad entrare nella gara.
La prestazione migliora quando l’ attivazione inizia a crescere e l’ atleta comincia a sperimentare un adeguato livello di stress positivo, indicato con il termine di eustress. In tale situazione l’ organismo è carico di energia mentre il tono muscolare è in grado di eseguire le azioni in maniera efficace e con precisione. L’ atleta in questa situazione dimostra di essere in grado di controllare le proprie azioni concentrandosi in modo ottimale sulla propria attività, sperimentando un senso di auto-efficacia e di benessere.
Quando il livello di attivazione è troppo elevato (iperattivazione) la prestazione dell’ individuo decresce. L’ atleta in questa situazione può sperimentare tensione e rigidità muscolare, la quale provocherebbe una diminuzione della coordinazione e della fluidità del movimento. Tachicardia, sudorazione e un affaticamento precoce, accompagnati sul piano emotivo da stress, ansia e scarso controllo delle emozioni, caratterizzano questo stato vissuto dall’ atleta con elevati livelli di arousal. Anche a livello cognitivo si riscontra una diminuzione della concentrazione e dell’ attenzione.
Conoscere il proprio livello di arousal: il primo passo per una prestazione vincente
Per ogni singolo atleta la conoscenza del proprio livello di arousal e delle sue fluttuazioni durante la prestazione è un aspetto fondamentale.
La capacità di autoregolarsi in prossimità di un evento significativo può essere acquisita attraverso esperienze comportamentali. In un percorso di allenamento mentale infatti, la gestione dell’ arousal viene considerata una delle abilità più importanti che un atleta deve acquisire.
Lo psicologo dello sport ti aiuta ad imparare a gestire il tuo livello di attivazione psicofisiologica prima della prestazione.
Lo psicologo dello sport, attraverso lo strumento del mental coaching, ti aiuta a consapevolizzare e imparare a gestire la tua attivazione pre-gara, lavorando su molteplici aspetti quali:
- Self talk
- Visulizzazioni
- Tecniche di respiro e meditative
- Capacità di controllo degli stressor interni ed esterni
- Implementazione di una routine pre-gara funzionale
Imparare a gestire il fattore mentale all’interno della propria performance è fondamentale ed il proprio livello di arousal è sicuramente il primo aspetto chiave da tenere in considerazione.
Psicologa del Benessere e dello Sport, Counselor e Mental Coach
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