Qualunque sia la tua musica preferita, classica, pop, rock o disco, sappi che essa può influire non solo sulla tua motivazione, ma anche direttamente sulla tua prestazione.
Una ricerca, presentata presso la British Psychological Society Annual a Londra, ha coinvolto 64 partecipanti e ha confrontato tre gruppi di soggetti praticanti diverse discipline sportive: football, netball e corsa.
Dopo avere identificato canzoni e generi preferiti individualmente, i partecipanti sono stati sottoposti ad assessment sia prima che durante allenamenti e competizioni sportive, nella condizione in cui era loro consentito di praticare l’attività fisica con o senza la loro musica/canzone preferita.
Ogni sessione è stata valutata dai partecipanti in termini di diverse variabili tra cui motivazione percepita, coinvolgimento emotivo, consapevolezza e grado dello sforzo percepito.
Dai risultati è emerso che ascoltare la propria musica preferita migliora in tutti i gruppi i punteggi di coinvolgimento percepito e motivazione alla sfida dettata dall’attività sportiva, in particolare durante gli allenamenti; si è rilevata inoltre una ridotta percezione dello sforzo e della fatica sia negli allenamenti che nelle fasi di competizione.
Vediamo nello specifico quali sono le componenti che vengono coinvolte in questo processo e che ruolo hanno sulla performance.
Dalle ricerche condotte, è infatti emerso, che ascoltare musica mentre ci si allena migliora la perfomance e la preparazione atletica, in quanto, il corpo e i muscoli si rilassano, vi è un maggiore afflusso di sangue e si ha più controllo nei movimenti.
Questo significa quindi che la musica non ha un effetto solo sulla nostra mente, ma anche sul nostro corpo e questo aumenta il suo potere di influenza sulla nostra prestazione.
In particolare, gli studi inglesi condotti dal ricercatore Karageorghis mostrano che vi siano cinque capacità che possono essere condizionate dalla musica e che sarebbero responsabili di un probabile incremento della prestazione, sia in allenamento che durante una competizione.
Dissociazione. Durante l’esercizio, la musica può restringere l’attenzione, distraendo la mente dalle sensazioni di affaticamento.
Regolazione dell’attivazione. la musica altera l’attivazione emotiva e fisiologica e può essere utilizzata prima di una competizione o di un training di allenamento come stimolante o come sedativo a seconda del proprio livello di arousal di partenza.
Sincronizzazione: le ricerche hanno mostrato che la musica sincronizzata con l’esercizio produce un aumento nei livelli di prestazione. Il tempo musicale può regolare il movimento e prolungare la performance. I movimenti sincronizzati con la musica renderebbero quindi la prestazione più efficiente e più resistente.
Acquisizione di abilità motorie. La musica crea l’opportunità di esplorare differenti piani di movimento e incrementare la coordinazione.
Raggiungimento dello stato di flow. La musica può aiutare ad entrare nello stato di flow, ossia quella condizione di totale immersione nel compito dato da motivazione intrinseca, attenzione e concentrazione, ideale per raggiungere la peak performance.
Non vi resta che creare la vostra playlist e provare per credere!
Psicologa del Benessere e dello Sport, Counselor e Mental Coach
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